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Aviation

Aviation (1)Questo cocktail ha due possibili ideatori, ma un periodo di nascita sicuro: la Prima Guerra Mondiale. Gli albori dell’aviazione e della fiera conquista del cielo coincidono con l’inizio della miscelazione pionieristica fatta con pochi ingredienti dove la fantasia del barman era alla base di tutto.
La prima teoria sostiene che fu un improvvisato barman di un circolo ufficiali d’aviazione, di un campo volo dietro la prima linea, che lo miscelò in onore dei piloti inglesi, che tornavano a terra, dopo i cruenti ed eroici scontri aerei che caratterizzarono i cieli della Prima Guerra Mondiale.
Un bell’esempio di quanto descritto, potrebbe essere la visione del film “Giovani Aquile” in cui si assiste a scontri aerei, in cui il coraggio è l’elemento fondamentale, spesso condito da gesta cavalleresche dei piloti, che seguivano un preciso codice d’onore.
Tornando al drink, si dice che fosse spesso utilizzato come cocktail “commemorativo”, una sorta di rituale, con il quale i piloti brindavano al loro ritorno, alla memoria dei compagni caduti.
La seconda teoria fa corrispondere il creatore con il primo a trascrittore della ricetta: Hugo Ensslin nel 1916, nel suo libro “Recipes for mixed drinks” lo consegna ai posteri, poco prima del Proibizionismo.
Il barman di origine tedesca crea il cocktail dedicandolo ai pionieri dell’aviazione, sono infatti di questo periodo le gesta eroiche di Bleriot che sorvola per primo la Manica e di Boehm che vola per ben 24 ore e 12 minuti consecutivamente, fino all’esaurimento del carburante.
Quegli anni ci tramandano anche le imprese immortali degli assi del volo come l’americano Howard Hughes, l’italiano Francesco Baracca e tedesco Barone Rosso, al secolo Manfred Von Richthofen. Nella ricetta originale riportata da Ensslin compare la Creme de Violette che avrebbe dato una bella colorazione violacea -azzurra tenue, molto in tema con il cocktail dedicato agli eroi dei cieli.
La presenza di questo raffinato aromatizzante fa pendere l’ago della bilancia verso il famoso barman, poichè sembra alquanto difficile che in un bar “da campo”, potesse trovare posto tale liquore.
Nella successiva trascrizione di Harry Craddock, nel suo ormai noto “The Savoy Cocktail Book” l’aromatizzante floreale scompare e non comparirà mai più in nessun altra versione del drink, forse anche per la difficoltà di reperirla sul mercato dopo l’avvento del Proibizionismo. La ricetta è un gin sour con alcune gocce di maraschino (1/3 succo di limone, 2/3 di London Dry Gin e due gocce di maraschino).
Il cocktail può avere svariate sfumature di viola a seconda della quantità di crema di violetta, che serve più che altro a dare il tipico colore viola chiaro al cocktail. La sfumatura deve essere molto leggera ed il profumo appena percettibile. Si può decorare con ciliegina al maraschino, essendo già presente il liquore e con uno zest di limone.
Per finire una curiosità: nella foto è rappresentato un Sopwith Camel, il mitico biplano inglese che fu l’affidabile macchina volante che accompagnò i piloti inglesi e le loro eroiche imprese.
Questo aereo fu spesso menzionato nella striscia “Peanuts”, dove il cane Snoopy, immagina di essere un pilota della Grande Guerra, in perenne duello con il Barone Rosso il quale, alla guida di un triplano Fokker, ha sempre la meglio sul fantasioso cane.

 

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