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Czarine

Nome altisonante per un classico della miscelazione internazionale.
Con Czarina, si intendeva la figura monarchica femminile, la moglie dello Zar, nella Russia prima della Rivoluzione Bolscevica.
Con molta meno etichetta, ma con un buon senso dell’umorismo, un barman americano diede questo nome altisonante ad un drink che vide la sua nascita presumibilmente nei primi anni cinquanta, in piena Guerra Fredda.
Il cocktail fu quasi coetaneo del Black Russian, vero apripista della miscelazione a base vodka . Il distillato russo, avversato fino a poco tempo prima, iniziava a muovere i primi passi in Europa e in America, per poi essere completamente “sdoganato” nel 1953 da Ian Fleming il celebre scrittore inglese, creatore di James Bond e dal successo del Moscow Mule. Il drink ebbe un ottimo consenso, specie come aperitivo e vide anche la sua codifica a livello internazionale nel 1961, quando fu iscritto nella lista dei 100 Cocktail IBA. Come il Claridge, altro drink che vedeva fra i suoi ingredienti il vermouth e apricot brandy, lo Czarina fu poi escluso da tale lista, rimanendo comunque abbastanza richiesto fino agli inizi degli anni 90.
Oggi grazie al rinnovato successo della vodka potrebbe essere efficacemente riproposto in molti bar all’ora dell’aperitivo.

 

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