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Mai Tai

Il nome di questo drink è esemplificativo della sua bontà , infatti in lingua tahitiana significa “il migliore”. I natali del drink sono contesi da due importanti padri, come spesso accade per i drink di successo.
Il primo è Don Beach titolare del “Don Beachcomber” e creatore della moda della Tiki-era, ovvero la moda tutta americana di aprire locali con ambientazioni esotiche kitch, con tanto di stelle marine seccate e conchiglie. Il secondo è il suo rivale in affari “Trader Vic” che gli rispose anni dopo aprendo un tiki bar all’interno del Westling Hotel di Seattle. La ricetta originale di quest’ultimo è datata 1944 e riporta come unico rum quello scuro di Wray & Nephew 17 anni a cui si aggiunge un centilitro di Rock Candy Syrup, uno sciroppo di zucchero molto concentrato ed un ramo di menta come decorazione. La ricetta viene rivista nel 1997 e vede il dimezzamento della dose di scuro ed il cambio di Wray & Nephew con un rum scuro di minor invecchiamento. L’altra oncia di rum sarà un bianco agricolo della Martinica, mentre la decorazione si arrichisce di una fetta di ananas.
La paternità da parte di Don Beach non ha nessuna testimonza ad avvalorarne la tesi.
Trader Vic, invece, ha il fondamentale supporto di due testimoni d’eccezione, due tahitiani che si videro preparare questo drink da uno dei baristi del Beaccomber, che assaggiatolo esclamarono “Mai Tai roa ae” tradotto in ” E’ divino , è il migliore”.
Un omaggio a Tahiti e alla sua divina bellezza fu fatto da Paul Gauguin, che rimase stregato dalla bellezza dei luoghi e delle donne.
A voler essere precisi , a suffragare i natali di Seattle di questo drink, c’è anche una carta cocktail di quel periodo che attesta che in questo bar si preparava anche lo Scorpion un drink analogo, nelle quantità, di succhi e rum, decisamente più forte, poichè, al posto del curacao trovava posto la medesima quantità di brandy. Cosiderato il successo del drink a cavallo degli anni ’60 e ’70 , si è assistito ad un moltiplicarsi di ricette che hanno modificato sensibilmente la ricetta, la più importante, riportata anche su molti ricettari IBA è quella dell’aggiunta di granatina. In altri casi si sono aggiunti altri succhi come arancia e ananas per rendere più morbida la ricetta, ma tutti sono assolutamente privi di fondamento storico. Per chiudere una curiosità legata al mondo cinematografico: il drink, assoluto best seller del periodo, fa la sua comparsa in un film musicale del 1961 “Blue Hawaii” interpretato dal grande Elvis Presley .

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