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Mint Julep

Il drink ha due padri che se ne contendono la nascita, mentre è sicuro è il luogo di nascita: l’America.
Il primo potrebbe essere il capitano Marryat della Royal Navy, famoso romanziere, che concepì il drink durante i suoi viaggi transoceanici, per ammazzare la noia del lungo tragitto. La mentuccia necessaria per la realizzazione del cocktail si coltivava facilmente anche sulle navi, a scopi culinari, mentre zucchero e soda erano sempre facili da reperire.
Un’altra versione, molto simile negli intenti di consumo, vede un diverso creatore, in questo caso si parla di Jonh Davis, navigatore ed esploratore, inglese di nascita, ma australiano d’adozione che lo citò in un suo scritto datato 1803.
Henry Clay, governatore della Virginia nominò spesso questo drink, nei suoi scritti, ma non menzionò mai il suo creatore. A suffragare la teoria che un cocktail a base Bourbon possa essere nato in tale stato, oltre ai natali del distillato, c’è la parola Julep che indica una soluzione di acqua e zucchero, preparata per i bambini del luogo che devono prendere una medicina non gradita.
Si dice anche che questo drink, ovviamente non codificato, abbia un antenato ben più antico, si sostiene infatti, da alcune fonti che il drink fosse il dissetante dei confederati, durante la Guerra Civile Americana. Le cronache ci dicono che questo drink era in assoluto il dissetante più gettonato nella metà dell’ 800, durante il Kentucky Derby, la famosa corsa ippica che si disputa ogni anno a maggio nello stato che ha dato i natali ad ottimi Bourbon.
Curiosità legata a questo cocktail famoso è la sua comparsa nel 1963, all’interno del film “Goldfinger”, il terzo film della serie dedicata a James Bond, l’agente 007. Un drink con ingredienti umili che forse mal si adatta alla spia più raffinata del mondo, ma Gold Finger il suo acerrimo nemico, glielo offre, all’interno della sua splendida tenuta di campagna. Bond abituato ai suoi eleganti e secchissimi Vesper Martini chiede che non gli sia preparato troppo dolce. Il drink si prepara come molti classici dell’epoca stemperando con la soda un cucchiaio di zucchero bianco semolato, ma al bar per essere più veloci si può anche utilizzare lo sciroppo.

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