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Grog al Rum

totLa storia del grog è molto antica ed affonda le sue radici nel passato mercantile inglese.
Gli equipaggi delle navi inglesi venivano riforniti in patria, prima di lasciare terra con una forte birra, detta Indian Pale Ale, in grado di resistere al clima caldo ed ai lunghi viaggi e del Navy Gin dalla gradazione superiore.
Nei Caraibi tale pratica era più difficile, mancando sia una che l’altra cosa.
A questo problema si ovviò dotando gli equipaggi del distillato locale, il rum.
Nel 1680 tutte le navi in partenza dai porti delle colonie caraibiche dovevano portare una scorta di rum necessaria a sostentare l’equipaggio per l’intero viaggio.
Per calcolare tale scorta venne istituito il Tot ovvero Totus con cui si indicava un tanto di qualcosa.
Per evitare problemi di ordine sulle navi e soprattutto per scongiurare letargie da ubriachezza, letali in mare, l’ammiraglio Vernon ordinò che venisse diluita con acqua, in modo che anche bevendo il tot i marinai potessero continuare ad eseguire i loro compiti.
L’ammiraglio era molto amato dai suoi uomini ,poichè da sempre cercava per loro migliori condizioni salariali e di navigazione, entrando spesso in conflitto con i suoi superiori.
La razione fu suddivisa in due momenti della giornata, la mattina e la sera, e venne, per i più meritevoli, addolcita con una parte di zucchero, che all’epoca era un vero oggetto del desiderio molto raro.
Il limone venne aggiunto a scopo farmacologico per scongiurare lo sviluppo dello scorbuto, la temibile malattia che si presenta nei casi di carenza di vitamina C.
royal-navy-grog-channel-fleet-1907La mancanza di vitamina C crea scompensi immunitari e rende ogni ferita praticamente mortale ed a quei tempi di combattimenti e vita dura, questa era un’evenienza tutt’altro che remota.
Il nome del primordiale cocktail sour deriverebbe dal soprannome benevolo dell’ammiraglio detto appunto Grog, per via del suo mantello che in inglese si traduce in grogam cloak.
Il grogam era un tessuto misto piuttosto grossolano e spesso ottenuto con seta e lana in uso sulle navi per la sua capacità di coprire dal freddo e dall’acqua.
Negli anni a seguire il nomignolo divenne sinonimo di una mescola di rum, zucchero ed acqua.
In realtà da una testimonianza di Pere Labat, il probabile inventore del rum sull’isola della Martinica, noi sappiamo che i neri impiegati nella raccolta della canna da zucchero erano soliti bere una miscela calda di rhum, succo di canna ed il succo dei lime.
Il cocktail va solamente mescolato, magari in un batch grande, se vogliamo seguire la storia considerato che difficilmente un marinaio avrebbe potuto shakerarlo per ogni collega.
(grazie a Stefano Nincevich.Bargiornale anno XXXV n° 4)

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