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Blood and Sand

blood and sandQuesto cocktail compare per prima volta sul Savoy Cocktail Book, nel 193o.
Il nome è chiaramente ispirato al film di Rodolfo Valentino, che nel 1922 è all’apice della sua carriera professionale.
Nel film veste i panni del torero Juan Gallardo intrecciando una storia, ambientata a Siviglia capitale della corrida, che ha tutti gli elementi per il successo: amore e morte.
Il film muto verrà poi ripreso nel 1941 con il titolo italiano di “Sangue ed arena”.
Il cocktail non ha elementi che possano ricordare la sua origine spagnola come lo sherry, ma è un classico cocktail dolce tanto in voga in quegli anni.
Il gusto dolce dato dallo zucchero era un piacere costoso e poterlo utilizzare nella liquoristica era sintomo di ricchezza e benessere.
Il cocktail infatti nasce con pari quantità di cherry brandy e vermouth rosso, che portano uno squilibrio dolce, recuperato negli anni successivi dimezzandone la dose, ed attualizzandolo al gusto moderno.
Il cocktail viene menzionato anche nel 1934 da Boothby, viene incluso nel libro “Joy of Mixology” di  Gary Regan e ripreso da Ted Haigh, alias Doctor Cocktail che ne crea la variante più utilizzata la momento.
Per quanto riguarda il whisky da preferire un blended o un prodotto non torbato, succo di arancia rossa nostrana e Sangue Morlacco, per continuare a giocare in casa, anche se il cherry Heering è un ottimo prodotto.
Il cocktail va shakerato e filtrato in coppa con una scorza di arancia a cui siano stati bruciati gli olii essenziali.
(grazie a Stefano Nincevich. Bargiornale anno XXXV n°6)

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