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Stinger

Questo drink ha un origine certa, anche se le date non corrispondono perfettamente fra le versioni accreditate.
Secondo un’ipotesi plausibile il cocktail nasce sulle navi da crociera americane che solcavano i mari dei caraibi. Gli americani, in pieno Proibizionismo (1919 – 1933), si rifugiavano in questi luoghi organizzando viaggi simili a dei baccanali, con il solo scopo di bere e divertirsi. Questa versione accreditata ha un solo punto debole, infatti il barman afro-americano Tom Bullock cita la ricetta nel suo libro edito nel 1917 con il titolo “The Ideal Bartender”, pertanto la data della sua invenzione deve essere sicuramente antecedente al periodo buio del bere miscelato. Questo è il primo libro scritto sull’argomento cocktail da un barman di colore, originario di Louisville, nel Kentucky. La ristampa del libro cambierà nome e toglierà ogni dubbio: “173 cocktail prima del proibizionismo”. La spiegazione di tale differenza di date potrebbe essere questa: a causa del devasto della fillossera di fine 800, e della conseguente penuria di Brandy e Cognac, il drink finì nel dimenticatoio, per poi essere ripreso successivamente dai barman delle navi, quando gli effetti dell’afide sulle viti, cominciarono a trovare un rimedio, rendendo nuovamente reperibile il distillato ed economicamente possibile la sua miscelazione.

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