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T.T.A Trattamento Tenero Amorevole

Il cocktail la cui ricetta viene riportata senza le marche dei prodotti, in realtà riportava la vodka Moskovskaya e i prodotti della SIS, la potente distilleria, oggi scomparsa, attiva dagli anni 30 fino agli 80, produttrice di decine di distillati e liquori, alcuni oggetto di collezionismo come la grappa Cervo Bianco ed il brandy Cavallino Rosso. Per via del suo prestigio, Zola vantava amicizie personali con tutti i titolari delle principali aziende liquoristiche dell’epoca, come testimonia la sua biografia postuma. Questo fa capire quanto fosse diverso il mondo della miscelazione di allora, dove spesso lavoro e vita personale si mescolavano in veri rapporti di collaborazione, basati sulla stima personale. I produttori erano spesso ospiti di casa Zola e viceversa, mentre a Natale si parlava di circa 10.000 biglietti d’auguri fra spediti e ricevuti… Il cocktail compare su un blocco di appunti di Angelo Zola, il barman originario di Viverone, le cui fortune professionali saranno però a Milano, presso l’hotel “Principe & Savoia”, presso il quale lavorerà per ben 25 anni. Grazie alla sua lunga permanenza e alla sua notorietà, l’intero jet-set dell’epoca passerà dalle sue sale, sorbendo i suoi magnifici cocktail. Molto bello il nome del cocktail, piuttosto insolito per il mondo del bar odierno, fatto di nomi beceri ed evocatori di detrimento totale. Angelo Zola afferma invece che “Bere miscelato è bere moderato” ed in questo caso il suo drink, probabilmente dedicato alla moglie Renata, vuole essere un delicato trattamento per il palato del cliente.

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