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Tequila Sunrise

Drink semplice e dissetante codificato IBA, pochi anni dopo la sua creazione, visto il suo enorme successo. Insieme al Margherita, è uno dei pochi esempi di cocktail a base Tequila ad aver avuto un riconoscimento internazionale.
Il cocktail, come ogni best seller che si rispetti, ha due versioni ufficiali e due creatori a contendersi la paternità.
La prima risale agli anni 50, periodo del boom economico americano e dell’inizio del turismo di massa, agevolato dalla rivoluzione del trasporto aereo a basso costo, che avvicinava le mete esotiche, raggiungibili in poche ore di volo.
Il Tequila Sunrise sarebbe stato inventato da alcuni barman di Acapulco, la meta turistica preferita dagli americani in quel periodo, come cocktail long drink dissetante di benvenuto. Il successo fu talmente grande che i turisti, tornati a casa, presero ad ordinarlo, quasi come segno di distinzione e a dimostrazione della vacanza appena trascorsa, tanto che la Tequila divenne in poco tempo uno dei distillati maggiormente consumati sul suolo americano.
La seconda versione risale al decennio precedente, e vorrebbe la nascita collocata fra gli anni ’30 e ’40, anni in cui il rum imperversava in tutte le carte cocktail, lasciando ben pochi spazi alla concorrenza, se non nelle aree di confine.
L’inventore del cocktail sarebbe infatti un tal Eugene Sulit , barman al Biltmore Hotel in Arizona, che elaborò il drink con il distillato proveniente dal vicino Messico per variare la proposta monotematica della carta dei drink. Alla Tequila aggiunse il succo d’arancia californiano e granatina inglese a base di melograno, versata in modo da dare l’effetto classico del “sole che sorge”.
Al cocktail è stata anche dedicata una canzone dal famoso gruppo country- rock degli Eagles, in attività dal 1971 al 1975, dove si parla di shot di Tequila, coraggio liquido e parole da dedicare ad una donna che non vengono come si vorrebbero. Il cocktail avrà altri due gruppi che gli intitoleranno una canzone: i rock-grunge Urge Overkill e i rapper messicani Cypress Hill.
Ancora più famoso, anche se non riuscitissimo, il film “Tequila Sunrise”, un film sul traffico di droga con Mel Gibson, dove due amici, innamorati della stessa donna, si trovano a lottare sulle sponde contrapposte di spacciatore e poliziotto. In Italia il film uscirà con il titolo cambiato in “Tequila Connection”, di più agevole comprensione per il pubblico, trattandosi di un gangster movie.
La storia del drink non è completa se non si cita anche la versione short del cocktail, che su alcuni ricettari, fra cui quello del grande Angelo Zola, compare anche come Sunrise senza succo d’arancia, costruita con 3 cl di Tequila, 1,5 di crema di banana e 1,5 di Galliano, miscelati direttamente nel tumbler basso con ghiaccio. Il giallo della crema di banana e del Galliano donano i riflessi dorati che ricordano il sole che sorge.

 

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